Testo per “Vita nei campi” rubrica di Agricoltura a cura della redazione di Udine del TGR FVG in onda su radio UNO RAI.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita un noto adagio.
Ho pensato quindi di aprire assieme a voi le ante della nostra dispensa e rispolverare l’ABC di ciò che l’arte della conservazione esige. Un buon inizio è quello di assicuriamoci che le nostre provviste siano locate in una stanza asciutta e fresca, al riparo dalla luce.
Armiamoci di buona volontà e all’unisono diamo il via alla “selezione dei vasetti”. Ebbene è giunto il momento di scartare tutto ciò che è sbeccato, rovinato, non congruo. A questo punto potremmo stilare una lista degli accessori mancanti e procedere all’acquisto di barattoli nuovi assortiti con chiusura a vite oppure a scatto a seconda della necessità, guarnizioni, pressini, etichette.
Ogni prodotto conservato merita il giusto contenitore, i peperoncini ripieni sott’olio hanno esigenze diverse dalla confettura così pure gli asparagi dalle melanzane, per riportarvi qualche esempio pratico.Utilizzare il contenitore ideale per ogni provvista non solo ci semplifica il lavoro durante il confezionamento ma valorizzerà il prodotto all’atto del consumo.
Personalizziamo dunque le nostre scorte programmando per tempo il nostro agire.Non vi è nulla di più fastidioso che trovarsi impreparati all’occorrenza.Laviamo accuratamente i barattoli vuoti con un detersivo neutro e facciamoli asciugare molto bene prima di riporli, ciò eviterà lo sviluppo di muffe e batteri.Io procedo con la sterilizzazione a vuoto solamente prima di utilizzarli.
Il vetro è senza dubbio il prodotto migliore in cui conservare: non altera l’odore, è igienico, riciclabile e non rilascia sostanze nocive nei cibi quindi in esso potremmo stivare anche i legumi, la frutta secca, il riso, la pasta essicca, la farina e le erbe aromatiche.
Una dispensa ordinata prevede anche un uso appropriato di etichette sulle quali scrivere la data di confezionamento, il nome del prodotto e qualche nota aggiuntiva all’occorrenza. In commercio da qualche anno si trovano etichette e adesivi di ogni sorta, semplici oppure sfiziosi ma a mio parere le più belle rimangono quelle scritte a mano, sopratutto se destinate ad un regalo.